Piante per curare le emorroidi
Tra le cause, la stitichezza di grado notevole, la gravidanza, le variazioni ormonali, lo stress psichico, il fumo e l’alimentazione scorretta (eccessivo consumo di fritture, peperoncino, cioccolato, alcolici).
Circa il 40% degli italiani sono colpiti dalle emorroidi, sia interne (quando sono all’interno del canale anale e non risultano visibili) che esterne (se visibili e riconoscibili al tatto).
Rimedi naturali per emorroidi
Fitoterapia:
Aloe (Aloe vera gel): l’aloe rappresenta un buon aiuto in una pomata contro le emorroidi, poiché esercita un’azione antinfiammatoria, lenitiva, riepitelizzante e astringente; di conseguenza è utile nel trattemento di ferite aperte.
Iperico (estratto oleoso di Hypericum perforatum): il fitocomplesso è ricco di antrachinoni e tannini, che esibiscono interessanti proprietà cicatrizzanti, disinfettanti ed astringenti.
Olio di jojoba (Simmondsia chinensis): in realtà è una cera ricavata dai semi di jojoba, che si presenta in forma liquida (da qui l’appellativo “olio”). È inserito in un prodotto per le emorroidi per le notevoli capacità antiossidanti (esplicate dalla vitamina E) ed emollienti. In alternativa all’olio jojoba, il burro di Karitè esprime le medesime funzioni.
Olio essenziale di cipresso (Cupressus sempervirens) e menta (Mentha x piperita): gli oli essenziali conferiscono freschezza al prodotto, promuovono un’azione pseudo anestetica perché diminuiscono il fastidio. Per questo motivo, l’applicazione topica di questa pomata dà sollievo immediato.
Amamelide (Hamamelis virgiliana) trova applicazione in prodotti contro le emorroidi grazie alle sue spiccate proprietà antiflogistiche (diminuiscono l’infiammazione), astringenti (aiutano la vasocostrizione) e cicatrizzanti.
Far bollire 50 g di orzo mondo per 30 minuti in un litro e mezzo di acqua; lasciare raffreddare e berne 3-4 tazze durante la giornata. Nelle forme lievi sono utili numerosi rimedi fitoterapici. Tra questi ricordiamo gli estratti o i decotti a base di achillea, ananas, ippocastano, malva, verbasco. Per stimolare la naturale evacuazione possono essere 1-2 bicchieri d’acqua tiepida al termine dei pasti. La stipsi può migliorare notevolmente anche se un’alimentazione regolare viene affiancata da un integratore di glucomannano. In caso di emorroidi è utile anche la pomata a base oleosa costituita da tintura di cipresso, indicata per le sue proprietà analgesiche. Ottime le pomate a base di amamelide. Ottima tisana emorroidaria è a base di nocciolo (40 g, in foglie), amamelide (40 g, in foglie) e ribes nero (20 g, in foglie). Fate bollire il tutto per 7 minuti e bevete poi per tre volte lungo l’arco della giornata.
Omeopatia:
Un rimedio simile ce lo suggerisce l’omeopatia con la pomata alla Ratanhia, un arbusto del Perù di cui viene usata la radice, che è indicata per emorroidi accompagnate da ragadi anali che peggiorano durante e dopo la defecazione. Un’altra pomata omeopatica è quella a base di Aesculus Compose, esiste anche la versione in supposte, da applicare localmente almeno 2 volte al giorno. Le pomate omeopatiche sono particolarmente indicate per donne in gravidanza che presentino il problema delle emorroidi, perchè estremamente sicure per il nascituro. L’Aesculus Compose è un rimedio specifico per le emorroidi non sanguinanti bensì dolorose e pruriginose, che migliorano con il freddo e peggiorano con il caldo. Può essere assunto anche per via orale nella dose di 10 gocce tre volte al giorno.