Molto spesso si prepara la pizza in casa, ma non lievita nel modo corretto. Infatti, sebbene possa sembrare una preparazione molto semplice, l'impasto della pizza necessita di diversi tentativi e di esperienza per riuscire ad arrivare al risultato tanto desiderato.

Fondamentali sono la pazienza e il tempo, elementi indispensabili per chi vuole ottenere una pizza che sia, allo stesso tempo, croccante e soffice.

Vediamo, quindi, i nostri consigli per ottenere una lievitazione perfetta della pizza.
 

Cos'è la lievitazione e perché bisogna distinguerla dalla maturazione

Spesso si confondono due processi differenti, usati come sinonimi quando si prepara un impasto per pizza: lievitazione e maturazione. Nel primo caso, ci riferiamo alla crescita di volume che interessa un impasto, quando si innesca il processo di fermentazione del lievito.

Nel caso della maturazione, invece, avviene una scomposizione di amidi e proteine. Questi due processi sono determinanti per ottenere un risultato soddisfacente, così che l'impasto si presenti con una buona consistenza, rimanendo altamente digeribile.
 

L'importanza dei tempi e del tipo di farina utilizzata

In commercio sono presenti diverse tipologie di farine, da quelle forti a quelle con un maggiore contenuto di glutine, elemento che consente di dar vita a impasti estremamente elastici e resistenti.

Altre farine, invece, sono più deboli e non consentono di formare la giusta maglia glutinica che serve a un impasto per pizza. Sbagliare questo ingrediente, infatti, significa ritrovarsi un impasto molto più secco e poco friabile.

Quando si prepara la pizza, quindi, è meglio orientarsi su farine forti, che permettono di favorire un migliore sviluppo e di ottenere una buona alveolatura, che non sono altro che i tipici buchi che si generano all'interno di un impasto.

Riconoscere il tipo di farina è molto semplice, basta leggere le indicazioni sulla confezione, facendo attenzione nel valutare il coefficiente W. Per preparare la pizza, ci si deve orientare su una farina che abbia una W superiore a 250.

Per quanto riguarda i tempi, utilizzando questo tipo di prodotto si deve attendere circa 12 o 24 ore per ottenere un impasto correttamente lievitato.
 

I due tipi di lievitazione

Quando si prepara un impasto per pizza, bisogna chiuderlo dentro una ciotola coperta da pellicola alimentare o da un canovaccio umido. Se, invece, si vuole applicare una doppia lievitazione, dopo aver atteso per un periodo di tempo che va dalle 12 alle 24 ore, si può fare lievitare, per una seconda volta, la pizza stendendola nelle teglie, che vanno sempre coperte, così che l'umidità non si disperda.

Trascorse due ore, si potrà procedere con il condimento della pizza e con la cottura in forno.
 

Anche l’ambiente ha un ruolo determinante per la lievitazione della pizza

Quando si prepara una pizza in casa, si deve preferire l'utilizzo di una lievitazione lunga, così da dare tempo all'impasto di lievitare e maturare. Inoltre, non bisogna sbagliare la quantità di lievito da utilizzare.

Molto spesso si è portati a usare molto lievito, così da far lievitare in poco tempo l'impasto. Non dimentichiamo, però, che tale processo e la maturazione hanno tempi differenti. Infatti, per maturare all'impasto occorre più tempo. Meglio, quindi, usare qualche grammo di lievito, senza esagerare.

Nonostante la maggiore attesa, si potrà godere di una pizza di qualità più elevata. Tutti questi accorgimenti, però, vanno abbinati a un utilizzo corretto dell'ambiente di lievitazione della pizza. Scegliere il giusto ambiente è determinante, dato che l'impasto e il lievito modificano la loro reazione in base al posto in cui vengono messi.

È indispensabile riporre l'impasto in un luogo in cui non è presente ossigeno. Questo significa che, per prima cosa, bisogna coprire bene il contenitore in cui viene inserito. Tale accorgimento, oltre a tutelare la lievitazione, evita che l'impasto si secchi e perda di idratazione.

Da evitare, in assoluto, le correnti d'aria, in quanto si deve mantenere l'umidità e l'idratazione dell'impasto, che altrimenti risulterebbe poco elastico. Un buon ambiente, quindi, rende più semplice la stesura e più qualitativa la cottura.

Di Guglielmo Guzzo

Amo bloggare su ciò che trovo interessante e utile. Sono un appassionato di cinema confessato e un buongustaio che ama viaggiare.