Quando si pensa alla pizza, la prima immagine che viene richiamata alla mente è quella di un fumante forno a legna.
Nel comparto industriale non si possono certo realizzare pizze una ad una.
Quello che si può fare allora è progettare un ottimo forno per preparare gustose pizze pronte da surgelare e che mantengono tuttavia lo stesso buon profumo.
Forni industriali per pizza: la scelta ottima per un ottimo prodotto
Chi produce pizze in quantità industriali ha la necessitò di surgelarle, ma nello stesso ha il desiderio che, una volta cotte, sprigionino nuovamente quel profumo inconfondibile che solo la vera pizza italiana riesce a creare.
Oltre alla buona manualità e alla genuinità della materia prima, questo risultato è ottenibile grazie al forno a legna.
Per questo i forni industriali per pizza, proprio quelli che si trovano sul sito www.ferropietro.it, rappresentano la scelta ideale per le industrie alimentari.
Ma come funzionano questi particolari forni, come si alimentano?
Forni industriali per pizza: la cottura è il segreto
La fase della cottura, indubbiamente, è critica per ottenere un prodotto di qualità superiore.
Un forno adeguato è in grado di garantire che la qualità finale della pizza spicchi.
Questo anche perché è proprio durante la cottura che la pizza assorbe il profumo e il sentore tipico della cottura a legna.
La particolarità dei forni a legna industriali per la pizza sta proprio ne fatto che il gas non viene usato se non nella fiammella iniziale di accensione.
Una volta che il forno è acceso, la cottura, fino alla fase finale, avviene esclusivamente a legna.
Uno dei vantaggi di questo processo, oltre all’ottenimento della fragranza tipica del prodotto, è quello di usare un combustibile ecologico come il legno, anziché il gas.
Altra caratteristica fondamentale di questi forni è l’uso di un cosiddetto ‘catalizzatore’, congegno progettato per eliminare il monossido di carbonio sprigionato dai fumi.
Non solo legna: tutti i modelli di forni industriali
Accanto a questi forni tradizionali, a seconda delle specifiche esigenze dell’industria alimentare, è possibile trovare altri impianti. Vediamoli:
- forni industriali a pellet: questi forni si alimentano a pellet, altro materiale eco-compatibile. Il vantaggio in questo caso è duplice, perché il pellet (essendo di fatto derivato dal legno) unisce l’inconfondibile aroma sviluppato dalla legna ad una resa calorica più elevata. Inoltre il pellet permette di avere meno residuo in termini di fuliggine e produce meno fumo. Non solo, il pellet ha una percentuale di umidità molto scarsa, e il risparmio in termini economici dato dalla combinazione di questi elementi è di circa il 20%. Infine in questi modelli la fiammella di accensione non è prevista, eliminando quindi anche il più piccolo residuo di gas;
- forni industriali ibridi: questi sono modelli sviluppati per le industrie alimentari che preferiscono un’alimentazione mista, che vada a legna e gas. I vantaggi, anche in questo caso naturalmente, ci sono. Si tratta di rispondere alle esigenze di chi vuole unire la semplicità di gestione di un forno a gas con la qualità finale di un prodotto cotto a legna. Tramite un semplice quadro di controllo è possibile infatti regolare molti parametri, tra cui la potenza del gas e la quantità di legna da usare. Il catalizzatore permette sempre di eliminare ogni residuo di monossido di carbonio sprigionato nei fumi;
- forni industriali a bricchetti: questi modelli infine rispondono ad un’esigenza specifica. Possono esserci casi in cui, infatti, si abbia il desiderio di un prodotto cotto a legna, ma nello stesso si debba fornire la certificazione sul combustibile, e in particolar modo sulla sua composizione chimica. I bricchetti infatti non sono altro che residui di legno tritati e pressati, ma privi di collanti o sostanze chimiche.
Gustare quindi una buona pizza come se fosse stata appena sfornata è possibile, grazie all’uso di forni professionali studiati per rispondere ad ogni esigenza.